A Torino gli appunti di viaggio del Capitano
Perché l’amore per la Grecia?
Il cantautore, poeta e marinaio lo racconta nel suo diario di bordo “Tefteri. Il libro dei conti in sospeso”, uscito il 16 maggio scorso dal Saggiatore.
Dal viaggio in Grecia, nell’anno forse più difficile per il Paese, escono appunti intrisi di mare, musica e suggestioni. Il motivo sta nella sua nuova comprensione.
“Tutto quello che viene dalla Grecia riguarda l’uomo, ci dice dell’uomo nella sua dimensione universale”
Parole e musica
Dopo l’album “Rebetiko gymnastas” del 2012, Capossela si è fatto abbordare e catturare per sempre dalla nave madre Grecia, dalla sua gente e dalla sua musica che risolleva l’animo di chiunque. Non c’è krisis che tenga.
Il rebetiko è energia e poesia, si ascolta nelle taverne mentre si mangia e soprattutto si beve in compagnia. Ha la forza dirompente dei piatti di ceramica da spaccare invece di applaudire, il punto di rottura per andare oltre.
Perché la Grecia, fin dall’antichità, parla dell’uomo, s’interroga sulla sua natura e sul suo destino con lo sguardo fisso in alto, verso l’Olimpo.
Tefteri è in greco il libro dei conti da pagare, perché ognuno di noi in fondo ne ha uno. Da riscattare nella bellezza delle strade della Grecia, piene di locali dominati da rebetes, buzuki, fumo e retsina fino a tarda notte, come racconta il Capitano.
0 commenti